venerdì 21 novembre 2008

Il venerdì del Vinarius (Monopoli)


Ho approfittato, per il mio primo articolo, della vicinanza logistica, e quindi dei bassi costi, per parlarvi di questo locale.

Per cercare di rendere al meglio punti di forza o possibili migliorie del locale, parto da alcune domande.

Siete un gruppo, una comitiva in libera uscita?

Non credo sia il locale giusto. Certo, esteticamente l'ambientazione è fantastica, i posti a sedere sono larghi e comodi. Eppure la musica è troppo alta per permettere una bella comunicazione, la gente in piedi (tanta) si comporta in maniera impostata e ti puoi sentire in imbarazzo nel mostrare la vera anima, magari giocherellona, del gruppo.

Sei un single in cerca?

Scappa! Non hai speranze. Forse in un locale simile neanche l'Hitch nelle migliori condizioni riuscirebbe ad "acalappiare".

Hai voglia di essere te stesso, magari divertendoti in maniera semplice?

Niente da fare. Anche in questo caso non hai speranze. Se arrivi ridendo con la classica faccia di chi vuol fare lo scemo, alla porta d'ingresso sei già puntato e guardato a vista. Se non assumi un atteggiamento impostato non vai bene e sei sottoposto a giudizio universale.

Sei Fighetto e hai voglia di tirartela un pò?

Questo è il posto per te!


In definitiva, nonostante la musica sia davvero decente (finalmente sento anche un pò di hip hop, e qualcosina di RmB commerciale), l'ambietazione e l'organizzazione del locale punta nettamente all'immagine. E quando ci sono queste condizioni la gente non si lascia andare. Facile intuire, quindi, che in un locale simile i rapporti sociali extra gruppo siano fatti al massimo di sguardi e che non sia facile divertirsi neanche in gruppo. Consiglio però di farci un salto, almeno per ammirare bevendo un ottimo cocktail, la spettacolare ambientazione del Vinarius.
Dario Danese

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